All’ombra di Firenze, collocato a metà strada tra il capoluogo toscano e la città di Prato si trova il piccolo comune di Calenzano, un piccolo centro che comunque vanta una serie di luoghi d’interesse storico degni di una grande città.

Si tratta di una piccola città d’arte, non molto conosciuta dai turisti, ma non per questo meno affascinante. Calenzano è un’ottima destinazione per chiunque desideri conoscere un pezzettino di Toscana, data la sua vicinanza con Firenze, a soli 20 chilometri, risparmiando sull’alloggio e ammirando le tante attrazioni che offre questo piccolo borgo.

Calenzano, non è solo una città d’appoggio per i turisti che vogliono visitare la vicina Firenze, bensì una località che merita di essere visitata con calma. Si trova immersa in un paesaggio collinare, tra le pendici della Calvana e i boschi di Monte Morello – e si presenta come un borgo felice dove potersi rilassare godendo di bellissimi scorci paesaggistici.

Da non perdere è Calenzano Alto, il centro storico che nacque nel 110 d.C all’interno delle mura, per volere dei Conti Guidi di Modigliana – venne poi ingrandito nel 1300 d.C.

Una delle principali attrazioni della cittĂ  di Calenzano e delle zone limitrofe sono le maestose ed eleganti ville come Villa Ginori a Collina, Villa di San Donato, Villa Il Pratello a Travalle, la Villa Demidoff con il suo parco in localitĂ  Pratolino e la villa di Cafaggiolo.

Per gli amanti dell’aria aperta, l’area del Mugello offre un’ampia scelta tra cui il Lago di Bilancino a soli 15 Km dall’Hotel La Selva, il Parco del Neto a Settimello con i suoi 7 ettari di verde e molti altri villaggi come San Piero a Sieve, Scarperia e Borgo San Lorenzo da dove partono numerosi sentieri per il trekking.

Per concludere non poteva mancare qualche piccola nota sulla cucina Toscana, che non ha certo bisogno di presentazioni, perché vanta una fama eccezionale in tutto il mondo. Parliamo di piatti genuini, preparati con ingredienti naturali, ricchi e gustosi come la rinomata Bistecca alla Fiorentina, la pappa al pomodoro, la ribollita, la panzanella, i fegatelli, la trippa e poi ancora tutta la cacciagione, gli umidi e i bolliti, la finocchiona, i fagioli all’uccelletto – Nei dolci come non ricordare il castagnaccio, la schiacciata alla fiorentina e la schiacciata con l’uva.

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